Il governo maldiviano rassicura, nessun pericolo per i turisti. Ma dopo il ritrovamento di forti quantità di armi ed esplosivi, dà maggiori poteri alla polizia. Il vicepresidente Ahmed Adeeb è in arresto e il Parlamento vota a favore della messa in stato di accusa
Sale la tensione nel paradiso turistico. La Farnesina consiglia agli italiani in partenza per le Maldive, dove il presidente ha dichiarato lo stato di emergenza per 30 giorni, di «posticipare temporaneamente viaggi nella capitale Malè ed in altre isole al di fuori di quelle che ospitano i resort». Lo si legge sul sito «Viaggiare Sicuri». «Si raccomanda di seguire le indicazioni delle Autorità locali, di seguire l’evoluzione della situazione presso gli organi di informazione e il sito “Viaggiare sicuri” e in ogni caso di evitare manifestazioni ed assembramenti». In ogni caso viene spiegato come l’aeroporto internazionale delle Maldive si trova sull’isola di Hulhule, separata dalla Capitale Malè. I trasferimenti da e per l’aeroporto verso le isole di destinazione turistica non comportano in ogni caso alcuna sosta sull’isola di Malé.
«Sicurezza»
L’avvertimento del governo è legato alla (nuova) crisi politica che minaccia le Maldive. La decisione di proclamare lo stato di emergenza per 30 giorni, decisa dal presidente Abdulla Yameen per motivi di sicurezza nazionale, arriva alla vigilia di una manifestazione dell’Opposizione a favore dell’ex presidente Mohamed Nasheed, il «Mandela delle Maldive» arrestato lo scorso marzo dopo essere stato esautorato dal potere in un sospetto golpe. La misura draconiana, che implica la sospensione di alcune libertà e maggiori poteri alla polizia, è stata presa dopo il ritrovamento di una grande quantità di esplosivi la scorsa settimana e la scoperta di un complotto per rovesciare il governo. Lunedì, inoltre, le autorità avevano riferito di aver disinnescato una bomba nei pressi del palazzo presidenziale. «Il presidente Yameen - ha twittato il suo portavoce Muaz Ali - ha dichiarato lo stato di emergenza per assicurare la sicurezza dei cittadini».
La posizione del governo
Il governo delle Maldive ha sottolineato che l’arcipelago «è sicuro per i turisti». Secondo il ministro degli Esteri Dunya Maumoon, che ha emesso un comunicato, «la decisione di oggi - spiega - è stata presa dal governo come misura precauzionale alla luce di una serie di minacce alla sicurezza nazionale che sono emerse la scorsa settimana». Il ministro assicura che «i resort e gli atolli non sono interessati da questa allerta e non abbiamo alcuna prova che siano in pericolo. Le Maldive sono quindi sicure per gli stranieri». Per giungere in qualsiasi isola delle Maldive però è, in genere, necessario arrivare all’aeroporto della capitale Malé.
Impeachment per il vicepresidente Adeeb
Nel Paese la tensione resta alta, soprattutto a livello politico dopo l’arresto del vicepresidente Ahmed Adeeb accusato di essere coinvolto nell’esplosione di un ordigno sul motoscafo presidenziale il 28 settembre. Il Parlamento delle Maldive ha votato a stragrande maggioranza a favore dell’impeachment di Adeeb: si tratta del secondo vice presidente che, nell’arco degli ultimi 3 mesi, viene sottoposto alla procedura di messa in stato d’accusa. Nonostante le indagini condotte da investigatori americani dell’Fbi non abbiano trovato alcun indizio su una presunta bomba, il governo di Malé insiste con la tesi che l’incidente è stato un attentato esplosivo contro il presidente. Il principale partito dell’Opposizione, il Maldivian Democratic Party (Mdp) aveva previsto per dopodomani una dimostrazione di protesta in solidarietà con l’ex presidente Nasheed, condannato a 13 anni di carcere per l’arresto di un giudice nel 2012.
Contro la carcerazione di Nasheed gli Stati Uniti hanno ripetuto un appello affinché finiscano le detenzioni illegali e le persecuzioni politiche. In un comunicato, il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, John Kirby, chiede che sia revocato lo stato di emergenza proclamato nelle isole. Gli Usa, si legge nel documento, «sono profondamente preoccupati dai recenti avvenimenti nelle Maldive, tra cui l’annuncio dello stato di emergenza che sospende le libertà civili e i diritti fondamentali, come la libertà di associazione e di movimento, oltre a privare i cittadini di garanzie contro la detenzione arbitraria e le violazioni della privacy».